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Estetika

2014





Proprio di design e architettura come declinazione di arte e di elemento della quotidianità abbiamo parlato con IVO MARIA REDAELLI, architetto e direttore dello Studio Redaelli & Associati, società di progettazione integrata che si occupa di architettura e ingegneria.

"La filosofia progettuale si orienta verso un approccio sensibile ai temi della sostenibilità attraverso un'esperienza progettuale internazionale e la collaborazione continua con ingegneri della fisica della costruzione e ricerca di materiali" spiega l'arch. Redaelli. "La ricerca della sintesi tra le aspettative individuali e collettive filtra il nostro rapporto verso l'architettura. Il progetto di architettura inizia dalla qualità degli spazi che avvolgono l'uomo considerando le sue esigenze fisiche ma anche psicologiche così come le sue ambizioni di ricerca di dignità. La cura del territorio deve essere un atto di impegno civile, di umiltà e di rispetto verso il prossimo. Gli spazi collettivi verso i quali si relazionano gli spazi abitativi diventano il prolungamento delle abitazioni dell'uomo e patrimonio individuale come collettivo. La cura dell'armonia del tessuto urbano diventa il terreno fertile dove crescere una comunità serena. Questi elementi spronano nella ricerca qualitativa della produzione architettonica dall'impostazione concettuale fino alla realizzazione".

RACCONTARE GLI INTERVENTI IN ARCHITETTURA E' UN PO' COME PARLARE DI FUTURO MA ANCHE DEL PASSATO E SOPRATTUTTO DEL PRESENTE.
"Ogni intervento di architettura è un'occasione per una riflessione sull'edificazione dei territori urbani e dei territori ai margini dei centri cittadini" spiega l'Architetto Redaelli. "Dare un senso alla costruzione del territorio è una responsabilità per l'architetto, il quale viene chiamato a ridisegnare e ricucire tessuti e territori che vanno via via perdendo di significato a causa dell'urbanizzazione selvaggia. La cura della percezione dell'abitare deve ritrovare nei nuovi spazi una qualità straordinaria che si occupi di noi e delle nostre vite indipendentemente dalla tipologia dell'edificio, che si tratti di una casa, di un ufficio, di un ospedale, di un museo, di un aeroporto... Ogni progetto, attraverso un processo continuo di riduzione di scala, trasforma il mondo esterno che ci circonda in uno spazio più intimo che deve divenire il rifugio accogliente di ognuno di noi. La presenza della natura diventa l'elemento di meditazione e di cognizione del periodo della giornata e dello scorrere delle stagioni".

IMPORTANTISSIMA NEL PROCESSO ARCHITETTONICO E' L'ANALISI E LA CONTINUA RICERCA CHE PORTA ALLA CONCEZIONE DI SPAZI ABITATIVI CHE POSSONO RAPPRESENTARE ESPRESSIONE DELL'EMOZIONE UMANA, COSì COME NELL'ARTE.
"L'intenzione e la ricerca continua è rivolta nello sforzo di creare una tipologia abitativa dove lo spazio urbano-verde diventa un grande parco fino alla porta di casa e ne diventa il prolungamento: è come dilatare la soglia di casa propria verso un giardino che percettivamente diventa proprietà di ogni abitante" prosegue Redaelli. "Dall'interno di casa propria al giardino, alla natura circostante, tutto diventa parte dell'habitat privato attraverso un fluire di percezioni. 'L'invenzione' tipologica è questa, come insegnato dalla lettura asiatica, ma con un'impronta italiana nel riguardo della tradizione del giardino all'italiana. Gli edifici appartengono a un unico insieme armonico contestualizzato che dà vita a un nuovo modo di concepire gli spazi di vita degli uomini partendo dalle loro emozioni".