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2011





VIMERCATE - L'OSPEDALE IN VERTICALE

Situato in località Oreno, a sud-est
del centro urbano di Vimercate e
a breve distanza dalla Tangenziale
Est di Milano, il nuovo ospedale
è stato realizzato in circa tre anni
di lavori mediante una concessione di costruzione e gestione tra l’Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate e la società Vimercate Salute
spa.

UN FIORE PER OGNI PETALO
La nuova struttura (superficie complessiva 115.588 m2) presenta un orientamento nord-sud e si sviluppa su 5 livelli complessivi, dei quali solo tre completamente fuori terra
per minimizzare l’impatto sul paesaggio circostante, caratterizzato da costruzioni basse e dalle estese aree a verde che circondano l’ospedale.
L’ingresso principale è preceduto da
un’ampia area a parcheggio in superficie che prospetta l’edificio destinato all'accoglienza, un lungo parallelepipedo porticato su 4 livelli che accoglie le aree per l’orientamento e le attività amministrative rivolte al pubblico, la zona commerciale con bar e ristorante, ambulatori e uffici amministrativi e per il personale sanitario, più il Centro prelievi. Ulteriori percorsi carrabili cingono l’area ospedaliera con ingressi dedicati attestati sulla viabilità locale, permettendo l’avvicinamento ai veicoli autorizzati (ambulanze, mezzi privati ecc.) e per le attività tecnico-logistiche. La piastra è il
“cuore” dell’attività sanitaria: si sviluppa parallela all’edificio d’accoglienza attraversata trasversalmente dalla main street sia al livello d’ingresso (piano T: Diagnostica per immagini; Ambulatori di II livello) sia al seminterrato
(Diagnostica per immagini; Centro trasfusionale; pre-ricovero Day service; Riabilitazione), concludendosi nel corpo in linea che distribuisce i volumi riservati alla degenza. Le aree critiche sono prevalentemente situate nella
zona meridionale della Piastra. Il Pronto soccorso (piano T) è incolonnato:
• agli spazi per il Dipartimento di Patologia clinica (piano - 1: Chimica clinica ed Ematologia, Anatomia patologica; Morgue con settore autoptico);
• ai settori per cure intensive e per l’attività
interventistica (piano 1: Rianimazione con Utic e Terapia subintensiva; Radiologia interventistica ed Emodinamica, Blocco operatorio).
La zona chirurgica comunica direttamente con la degenza Day surgery e il Blocco parto, che occupano la zona nord della piastra
al piano 1. Sotto di loro sono situate Endoscopia e Dialisi (piano T) e i servizi generali ospedalieri (piano -1: Farmacia, Magazzini, Sterilizzazione).
I settori per la degenza ordinaria sono distribuiti all’interno di quattro volumi, chiamati “petali” per la loro forma semicurva, che si aprono a raggiera verso il parco situato a ovest dell’ospedale. Dotati di chiostrine interne che assicurano il riscontro diretto di aria e luce ai locali per il personale, sono caratterizzati dalla presenza di banchi reception in prossimità degli ingressi, ciascuno identificato
da riferimenti cromatici e floreali, e da accoglienti camere doppie con servizi interni.
Il reparto dedicato ai pazienti pediatrici si caratterizza per la presenza di un impianto d’illuminazione artificiale a led con sequenze cromatiche controllate dal personale. Il nuovo ospedale, costato circa 180 milioni di euro di cui 120 di finanziamento pubblico, è
dotato di:
• 529 posti letto complessivi, di cui: 497 ospitati nei settori di degenza, 20 in area intensiva e sub-intensiva, 12 in Day surgery; sono
a disposizione del Pronto soccorso fino a un massimo di 13 letti;
• 26 ambulatori nell’edificio d’accoglienza, 32 nella piastra;
• 6 sale rx, di cui 1 per emergenza + 1 sala rx viscerale; 2 Rmn, 2 Tac, 2 sale per mammografia,
1 ago aspirato, 3 sale per ecografie;
• 11 sale operatorie di cui 5 ad alta integrazione, 1 per piccoli interventi, 1 per parti cesari;
5 sale travaglio-parto.
La Centrale tecnologica è situata all’estremità sud-est dell’ospedale.

PROGETTO E TECNOLOGIE
L’arch. Ivo Maria Redaelli ha seguito direttamente l’intero iter progettuale: «Costruire un ospedale significa costruire la casa, il rifugio per i momenti difficili che la vita riserva. Il progetto del nuovo ospedale vuole essere l’espressione architettonica della cura psicofisica delle persone nonché un segnale di rispetto del territorio e dell’uomo. I volumi edificati sono caratterizzati da un andamento
orizzontale, che conferisce alla costruzione una scala “umana”, e da un’immagine architettonica basata sull’accostamento del cotto, protagonista della tradizione costruttiva lombarda, con il vetro, materiale contemporaneo per antonomasia. Il complesso è articolato in tre distinti contenitori funzionali. Il blocco
dell’accoglienza si lega al tessuto cittadino marcando la funzione pubblica dell’ospedale grazie alla presenza dei principali servizi rivolti all’utenza (reception, Centro prelievi, Cup).
Le degenze si aprono verso il parco, preservando tranquillità e privacy dei pazienti e offrendo un rapporto diretto con la natura. La piastra s’innesta tra queste due realtà quasi
a proteggere il prezioso contenuto di elevate competenze e tecnologie, accolte in spazi flessibili e modulari intervallati da ampie corti
interne trattate a verde, che assicurano il riscontro di aria e luce naturale alla maggior
parte delle attività».
«La flessibilità e la versatilità d’uso che caratterizzano l’intero ospedale», spiega il direttore
dell’Ufficio tecnico-patrimoniale, «sono risultato di scelte tecnologiche mirate a ridurre al massimo i vincoli alla disposizione
degli spazi secondo sequenze logiche e a semplificare i percorsi favorendo l’orientamento.
La struttura portante prefabbricata,
con moduli a passo regolare di 7,5 m, e le soluzioni costruttive adottate, in particolare la complanarità dei sottofondi e l’impiego di partizioni leggere per delimitare gli spazi,
offrono la massima flessibilità in caso di trasformazioni
future.
I collegamenti nella piastra sono assicurati da due corridoi laterali perpendicolari alla main street, che delimitano lungo i fronti est
e ovest le corti interne, e da ulteriori attraversamenti interni trasversali. La trama dei percorsi si configura perciò come un ordinato
reticolo ortogonale, accessibile da pazienti esterni e interni senza sovrapposizione o incroci nei flussi. Ai lati della piastra sono situati
i nuclei di circolazione verticale e i cavedi impiantistici, che agevolano le operazioni di manutenzione e consentono l’inserimento di
eventuali nuove tecnologie con interventi mininvasivi rispetto alla continuità delle attività ospedaliere. La centrale energetica è dotata di cogeneratori alimentati a gas metano in grado di coprire completamente il fabbisogno
di energia elettrica e termica, indispensabili per il funzionamento dell’ospedale. Il calore generato dalla produzione di elettricità viene
utilizzato durante l’intero arco dell’anno per produrre acqua calda sanitaria e vapore oltre al riscaldamento invernale e, per mezzo
di gruppi frigoriferi ad assorbimento, al condizionamento estivo degli spazi. Questo sistema di trigenerazione costituisce un elemento fondamentale per la sostenibilità ambientale e l’efficienza energetica dell’ospedale, che dispone comunque di tutti gli apparati per l’approvvigionamento di elettricità e per la produzione del caldo e del freddo in assoluta sicurezza».

COMUNICAZIONE E COLLEGAMENTI
Approfondiamo con il direttore dei Sistemi informatici le caratteristiche della rete di telecomunicazione interna: «Obiettivo primario delle tecnologie installate e di quelle in corso di completamento è l’offerta più completa ed efficiente di servizi digitali per l’attività medica, infermieristica, tecnica e amministrativa, allo scopo di snellire e facilitare l’attività ottimizzando i processi. L’ospedale è
nato completamente cablato con una rete IP in fibra ottica (oltre 6mila punti rete presenti) e wireless, completamente ridondate per garantire la massima affidabilità, altamente
compatibile ed espandibile. Già oggi, tramite personal computer e portatili, telefonia fissa e mobile, il personale è in grado di scambiare
informazioni audio e video, controllare tutte le apparecchiature elettroniche utilizzate nell’ospedale già concepite per la ricezione e
trasmissione digitalizzate di comandi e dati, oltre a governare i sistemi di trasporto automatici
e il building management system, che
sovrintende al funzionamento degli impianti tecnologici.
Gli ambiti di applicazione in progressivo sviluppo interessano tra l’altro la cartella clinica informatizzata, la digitalizzazione degli esami diagnostici, l’integrazione delle sale chirurgiche e, in prospettiva, il monitoraggio
clinico e la possibilità di telecomunicazione verso l’esterno per l’effettuazione di consulti e di altre attività a distanza. Per questo motivo, già da diversi anni, è stato intrapreso un programma di formazione del personale attivando alcuni progetti già nella struttura
preesistente. Siamo molto attenti anche alle esigenze dell’utenza: prevediamo, infatti, sia l’attivazione di servizi di telecomunicazione per i degenti (telefonia e navigazione internet,
tv on demand ecc.), sia la possibilità di richiedere documentazione sanitaria via web
senza recarsi presso gli sportelli». L’Ospedale di Vimercate è dotato di sistemi all’avanguardia per la logistica interna, di produzione Oppent. Il trasporto di carichi pesanti Automated Guided Vehicle è costituito da 8 carrelli robotizzati con capacità di 500 kg che in media percorrono 143 km al giorno movimentando complessivamente circa 85 tonnellate di merce, automatizzando la logistica
connessa ai servizi di ristorazione, lavanderia, trasporto rifiuti e farmaci, magazzino economale su un totale di 135 stazioni distribuite nell’intero ospedale. Tutte le informazioni sugli ordini di viaggio sono contenute in tessere transponder associate alla destinazione: il personale trasmette l’input al veicolo e questo, controllato via radio, inizia il suo viaggio seguendo percorsi predefiniti in totale autonomia, grazie a un sistema di
navigazione senza guide a pavimento. I carrelli avvertono della loro presenza mediante segnali luminosi e sonori e, in caso di presenza di ostacoli lungo il tragitto, i sensori
a bordo bloccano il veicolo e attivano avvisi vocali. L’impianto di posta pneumatica Hospital Pneumatic Tube System per il trasporto rapido di provette, campioni biologici, farmaci e documenti (tempo medio del tragitto 70 secondi) dispone di 5 linee e 63 stazioni, di cui: 47 automatiche d’invio e ricezione, 8
multi-carico (localizzate nel Laboratorio a risposta rapida, Farmacia e Centro prelievi) e 8
stazioni multi-ricezione. Le stazioni sono dotate di portello di chiusura trasparente con elettroserratura, avvisatori ottici di presenza
del bossolo e lettore badge a banda magnetica per l’identificazione degli operatori. Durante i processi di spedizione, i bossoli sono tracciabili attraverso un sistema d’identificazione a radiofrequenza automatica. Il sistema è alimentato da 5 turbine (potenza soffiante
5,5 kW cadauna) che spingono bossoli a tenuta di liquidi (carico utile massimo 2,5 kg) a una velocità di circa 7 m/sec, ridotta a 3 m/s per i campioni di sangue.

IL RUOLO DEL PRIVATO
Nella compagine societaria privata Vimercate Salute spa che ha realizzato l’ospedale e che collaborerà per i prossimi 21 anni con l’Azienda Ospedaliera, fornendo sia i servizi di gestione
e manutenzione dell’edificio e degli impianti, sia quelli non sanitari, Inso spa detiene una delle quote di maggioranza.
«Il progetto posto a base di gara era veramente interessante e innovativo», spiega Fabrizio Pucciarelli, direttore generale di Inso e di Vimercate Salute. «In fase di progettazione definitiva ed esecutiva come in corso di realizzazione,
la stretta collaborazione con Infrastrutture Lombarde e con l’Azienda Ospedaliera ne ha permesso il costante miglioramento, attraverso
l’efficace risoluzione di tutte le problematiche emerse. Per esempio, l’inserimento nell’edificio
ospedaliero delle tecnologie medicali, seppur non comprese nel contratto di concessione e acquistate successivamente dall’Azienda
Ospedaliera, ha costituito un ambito di fattiva partnership, in cui il concessionario ha messo a disposizione esperienza e competenza
sia sotto il profilo della progettazione di spazi, impianti e predisposizioni, sia nella fornitura
delle necessarie assistenze all’installazione. Oltre ai servizi tradizionali (gestione immobiliare
ed energetica, pulizia e sanificazione, lavanderia, ristorazione ecc.), tra gli aspetti qualificanti di questa concessione è opportuno segnalare quello della gestione dell’avanzato sistema
dell’informatica distribuita, un servizio strategico per l’Azienda Ospedaliera, alla quale sono assicurati costi certi e costante innovazione tecnologica. È nostro auspicio che le operazioni di partenariato pubblico-privato siano sempre più improntate alla collaborazione in settori a elevato contenuto tecnologico, nei quali le
imprese specializzate possono dare un contributo determinante in termini di know-how e disponibilità di risorse economiche».